Che le sale giochi siano in crisi da tempo è cosa nota, basta leggere le frequenti dichiarazioni allarmate dei colossi del settore come Namco Bandai, Sega e Capcom.
Che però lo siano anche in Giappone appare più strano: in particolare Namco ha visto calare del 38% i profitti nel settore Coin-Op e pensa di chiudere una cinquantina delle sue Sale Giochi a causa degli scarsi guadagni.
Il portavoce Namco Yuji Machida pronuncia per questo motivo parole di rimprovero ai danni delle nuove console casalinghe, ma in particolare se la prende con la Wii che tanto vende in Giappone e non solo:
“Moltissimi titoli che un tempo si trovavano solo nelle sale arcade”, dice Machida, “adesso possono essere giocati a casa grazie all’hardware del Wii che si presta a riprodurre le meccaniche tipiche alcuni generi un tempo esclusivi (pensiamo a Resident Evil: UC o a Guitar Hero ndr) e molti ragazzini, in particolare durante le vacanze, disertano i locali pubblici e risparmiano denaro per acquistare altro software per la loro console casalinga”.
Visto quanto è importante il mercato degli arcade per la compagnie Giapponesi la loro stizzita reazione lascia intendere l’enorme portata del fenomeno Wii nella terra del Sol Levante… e brava Nintendo!
[via Gamasutra]