Warren Spector: "Dobbiamo preservare la storia dei videogiochi per il bene delle generazioni future"

Warren Spector riflette sull'importanza della storia dei videogiochi e sulla necessità di preservare i capolavori del passato
Warren Spector:
Warren Spector riflette sull'importanza della storia dei videogiochi e sulla necessità di preservare i capolavori del passato


Interpellato dai colleghi di Gamasutra sulla necessità di preservare i grandi classici e gli esperimenti più audaci che hanno fatto la storia dei videogiochi, il geniale sviluppatore texano Warren Spector (autore, tra gli altri, di System Shock, Deus Ex, Epic Mickey e Ultima Underworld) si è detto completamente d’accordo, aggiungendo al riguardo le sue impressioni su questo delicato argomento che divide da sempre i mass media tradizionali e il mondo accademico “classico” da chi guarda all’intrattenimento digitale come ad una vera e propria forma d’arte:

“A differenza dei primi media moderni, i videogiochi sono nati in un’era culturalmente più aperta alle nuove idee. Se la storia del cinema e della televisione si è persa in larga parte per colpa dell’indifferenza dell’industria e dell’ignoranza del mondo accademico e non si può fare più nulla per recuperarla, noi invece possiamo ancora preservare la storia dei videogiochi prima che i pionieri ci lascino, che i documenti di progettazione finiscano al macero, che il materiale di marketing si disintegri e che le versioni beta dei giochi più importanti si deteriorino fino a diventare inutilizzabili.

Il medium videoludico è stata l’ultima forma d’arte moderna a nascere dopo l’avvento della televisione, e a quarant’anni di distanza dalle primissime forme di espressione e comunicazione videoludica lasciar cadere tutto nel dimenticatoio sarebbe un crimine imperdonabile. Ma la minaccia più grande non è l’indifferenza di chi ha sempre guardato da lontano questo mondo, ma dei tanti sviluppatori di videogiochi che pensano di stare creando qualcosa di effimero, che non merita di essere ricordato negli anni a venire. C’è poi un problema di natura economica. Quando c’è un periodo di stagnazione o di recessione viene rivisto al ribasso tutto il sistema che regola i finanziamenti alla cultura: se i musei e le istituzioni accademiche classiche avranno il sostegno necessario per gestire gli archivi storici, il nostro passato sarà al sicuro. Viceversa, la storia dei videogiochi andrà perduta per sempre e seguirà la sorte degli altri media.”

Per Warren Spector, perciò, l’evoluzione dell’intrattenimento videoludico dipenderà in larga misura da quanti “reperti storici” riusciremo a conservare per le generazioni che verranno.

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