Un'occhiata alla beta di Quake Wars

Un'occhiata alla beta di Quake Wars



Sarebbe ingeneroso chiamarla un’anteprima: la beta è più beta di quanto si è visto altrove, c’è una sola mappa e un considerevole numero di cose ancora da mettere a posto. E poi vorrei essere breve, mettendo in luce le cose interessanti di Quake Wars senza perdere troppo tempo. Inevitabili i paragoni con Battlefield, principale avversario del gioco di Id e Splash Damage.

Però, prima di iniziare, un po’ di background: Enemy Territory: Quake Wars è uno shooter tattico a squadre, seguito di Wolfenstein: ET, rilasciato gratuitamente online e abbastanza giocato online. Come il precedente capitolo è basato sul completamento di obiettivi (ricordate la modalità assalto di Unreal Tournament? ecco).

  • Quake Wars è un gioco leggermente più veloce di Battlefield. E’ richiesta una certa dose di prontezza di riflessi e la sensazione è che, ancora più che in Battlefield, sia assolutamente necessario sapere in ogni momento che cosa fare e farlo al massimo delle proprie capacità
  • Gli spawn point avvengono dall’alto: strogg e umani si paracadutano ad una certa altezza e hanno anche qualche istante per muoversi, decidendo di atterrare in un punto differente. Oltre al miglioramento estetico rispetto alla semplice comparsa dal nulla dei giocatori, questo rende un po’ più difficile il cosiddetto spawn camping (ovvero attendere la comparsa dei nemici per farli fuori prima ancora che si possano rendere conto del pericolo). Inoltre si è invulnerabili per qualche secondo (che di certo aiuta).
  • Almeno per il momento, le due mappe di cui siamo a conoscenza Sewer (presente nella beta) e Valley (visto in un video tutorial diffuso online) sono abbastanza lineari. In entrambe una fazione deve ostacolare l’avanzamento progressivo dell’altra. Non è chiaro se esisteranno mappe in cui bisognerà difendere o attaccare più di un obiettivo. Sono presenti comunque obiettivi secondari.
  • Campagna: come già in Wolfestein: Enemy Territory, i server classificati avranno una modalità campagna. Ogni partita in questa modalità sarà costituita da tre mappe. I punti esperienza guadagnati da una mappa all’altra saranno mantenuti.
  • Gli ‘sblocchi’, comunque, non saranno permanenti come in Battlefield, ma saranno relativi soltanto alla campagna in corso. In questo modo, i giocatori veterani non si troveranno all’inizio di una partita con armi più potenti degli altri.
  • Quello che sarà permanente sarà il sistema dei gradi. Ottenere gli achievements del gioco permetterà di aumentare il proprio livello (come succede anche in Battlefield). E’ già presente inoltre un sistema di statistiche che mostra un bel po’ di dati sulla propria capacità di ownaggio

In sostanza Quake Wars si mantiene fedele al precedente capitolo gratuito della serie, ma aggiungendo veicoli e mappe decisamente più vaste (imbellite dalla tecnologia Mega texturing inventata da Carmack). Strategicamente pare gustoso, e non vedo l’ora di testare la versione finale (che secondo Play.com dovrebbe arrivare il 31 agosto).

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