Se da un lato Valve ammette di non voler programmare su PlayStation 3 perché troppo complicato e dispendioso, dall’altro c’è chi continua a rimanere affezionato alla console Sony, sviluppando ottimi prodotti come inFamous.
Avrete ovviamente già capito che stiamo parlando di Sucker Punch, team nato circa 10 anni fa lavorando sulla piattaforma Nintendo 64 per poi passare alle piattaforme Sony. Il cofondatore Brian Fleming ha spiegato il proprio rapporto con la società nipponica sostenendo che non si tratta di motivi economici ma semplicemente di divertirsi in quello che la propria squadra fa.
Sempre secondo Fleming, se il multipiattaforma da un lato permette a un gioco maggiore visibilità dall’altro introduce una serie di problemi e compromessi, oltre a difficoltà che non rendono la creazione dei videogiochi un divertimento.
Così, nonostante sia ovvio che chiunque sia nell’industria per fare soldi, occorre fare attenzione nell’essere ingordi, pesando la rincorsa ai guadagni con il divertirsi in quello che si fa, le relazioni coi publisher e la qualità dei giochi.
via | Joystiq