Partiamo dall’inizio. “No tripla A!” non è un invito, né un consiglio su come orientare le vostre spese; si tratta semplicemente della dicitura di una sorta di rubrica che andremo foraggiando man mano. Dove sta la novità? Semplice: voi lettori sarete i veri protagonisti di questa rubrica.
Sarete voi che con i vostri interventi deciderete le sorti di questo piccolo spazio. Una sfida la nostra, che anzitutto presuppone un buon grado di equilibrio e serenità nel contribuire a questa iniziativa – strettamente collegata con la nostra Community. Il punto è che oggigiorno è sempre più facile assistere a discussioni in cui la gente si “scanna” su giochi di altissimo livello. E se invece foste chiamati a discutere su titoli obbiettivamente meno blasonati?
Da qui il titolo. Quelli che prenderemo volta a volta in esame sono titoli che dispongono (e disporranno) di budget risibili rispetto alle produzioni cosiddette “AAA”, senza per forza focalizzarci sull’aspetto economico. Ciò che ci preme di più è sottoporre quei titoli, belli o brutti, che per un motivo o per un altro passano in sordina. Ma continuate a leggere dopo la pausa.
Oggi apriamo le danze con Fairytale Fights, titolo targato Playlogic e che porta avanti una piccola battaglia a suo modo, che trova essenzialmente riscontro in questa domanda: “perché le favole debbono essere così accondiscendenti e intrise di un irritante buonismo?“. La loro risposta è: “Copriamo di rosso tutto ciò che ci da fastidio!“.
Si perché è questo ciò che si fa in Fairytale Fights: distruggere chiunque e qualsiasi cosa ci si pari difronte. E se il termine distruggere non rende giustizia, potremmo dire che smembrare calzi decisamente meglio.
Immaginate un’atmosfera magica, uno scenario colorato e un contesto innocentemente cartoonesco. Fatto? Provate a mescolarlo con uno sfondo musicale cattivamente metal e una quantità di sangue che nemmeno Tarantino. La realizzazione è tutt’altro che perfetta, anzi, spesso e volentieri mostra i propri limiti in maniera disarmante.
Alt però. Non siamo noi a doverne parlare, semmai accennare qualcosina, inquadrare ciò di cui si tratta. Ecco perché vi invitiamo ad intervenire numerosi al gruppo appositamente creato per questa discussione. Quello dev’essere il luogo in cui dire la vostra. Una sola raccomandazione: siate creativi e date quanti più suggerimenti potete!