Molyneux: "col tempo la gente capirà Kinect come capì il mouse"

Il boss di Lionhead Studios ricorda i tempi in cui anche il mouse fece fatica a fare breccia nel cuore dei videogiocatori
Molyneux:
Il boss di Lionhead Studios ricorda i tempi in cui anche il mouse fece fatica a fare breccia nel cuore dei videogiocatori


Inutile nascondere il generale scetticismo riguardo a Kinect, periferica lanciata da Microsoft sul finire del 2010 e su cui la compagnia di Redmond sta puntando davvero molto. Tutt’al più ci piacerebbe comprendere le motivazioni di entrambe le parti, ossia degli scettici da un lato e degli entusiasti dall’altro. Peter Molyneux, entusiasta da principio, ha detto la sua in merito ai microfoni di CVG.

Sapete che c’è? Questo è esattamente ciò che avvenne alla metà degli anni ’80, quando prendemmo un Amiga e cominciammo a giocare col mouse. Ricordo che chiunque scriveva che il mouse fosse la cosa peggiore per i videogiochi e c’è voluto un po’ prima che la comunità degli sviluppatori cominciasse ad esplorarla e sperimentarci sopra. Ma da quell’esplorazione e quella sperimentazione vennero fuori Wolfenstein, Doom e gli strategici in tempo reale.

Prima di allora facevamo tutto col joystick. Ritengo che ogni invenzione della portata di Kinect richieda tempo prima che noi possiamo affondarci i nostri denti sopra. Sono d’accordo con lo scetticismo dei videogiocatori hardcore perché non esiste ancora alcun esempio drammatico o eccitante o anche solo un’esperienza che duri più di quindici minuti. Quando superi tutte le idiosincrasie che ogni meccanismo di controllo comporta, Kinect è un meraviglioso dispositivo con cui innovare.

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