Logitech, la crisi morde: abbandonato il mercato console delle periferiche e degli accessori

La crisi del mercato PC globale conseguente all'avanzata irresistibile dei tablet (oltreché al periodo di certo non particolarmente felice dell'economia del Nuovo e, soprattutto, del Vecchio Continente) ha spinto gli alti vertici di Logitech a compiere una scelta drastica per invertire la tendenza al ribasso registrata negli ultimi mesi: d'ora in avanti, e per un periodo di tempo indefinito, il colosso svizzero dell'high tech smetterà infatti di sviluppare e di produrre periferiche e accessori espressamente rivolti all'utenza delle console casalinghe.
Logitech, la crisi morde: abbandonato il mercato console delle periferiche e degli accessori
La crisi del mercato PC globale conseguente all'avanzata irresistibile dei tablet (oltreché al periodo di certo non particolarmente felice dell'economia del Nuovo e, soprattutto, del Vecchio Continente) ha spinto gli alti vertici di Logitech a compiere una scelta drastica per invertire la tendenza al ribasso registrata negli ultimi mesi: d'ora in avanti, e per un periodo di tempo indefinito, il colosso svizzero dell'high tech smetterà infatti di sviluppare e di produrre periferiche e accessori espressamente rivolti all'utenza delle console casalinghe.

La crisi del mercato PC globale conseguente all’avanzata irresistibile dei tablet (oltreché al periodo di certo non particolarmente felice dell’economia del Nuovo e, soprattutto, del Vecchio Continente) ha spinto gli alti vertici di Logitech a compiere una scelta drastica per invertire la tendenza al ribasso registrata negli ultimi mesi: d’ora in avanti, e per un periodo di tempo indefinito, il colosso svizzero dell’high tech smetterà infatti di sviluppare e di produrre periferiche e accessori espressamente rivolti all’utenza delle console casalinghe.

La notizia ci giunge direttamente dai colleghi e amici di Downloadblog. A indurre i boss di Logitech ad abbandonare completamente il mercato dei gadget videoludici è stato l’annuncio, avuto di recente durante il consueto appuntamento con i propri azionisti, del calo del 14% delle vendite nell’ultimo trimestre rispetto a quelle registrate nello stesso periodo dello scorso anno: le perdite nette si attestano sui 195 milioni di dollari, una cifra di per sé mostruosa che però assume ulteriore peso se confrontata con i 55 milioni di dollari di utili generati nel 2012.

Pur se generalizzata e dovuta alla “rivoluzione tecnologica” avvenuta di recente con l’esplosione del fenomeno degli smartphone prima e dei tablet poi, la forte contrazione nelle vendite di accessori e periferiche targate Logitech non ha coinvolto allo stesso modo tutti i mercati: se in Nord America gli utili della compagnia sono scesi “solo” dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno fiscale, infatti, in Asia (-11%) e nell’area EMEA (Europa, Africa e Medio Oriente, -20%) le cose sono andate decisamente peggio.

Forse per questo, l’amministratore delegato Bracken P. Darrell si è affrettato a rassicurare utenti e azionisti dichiarando che la compagnia continuerà a operare nel settore delle periferiche per PC in virtù del grande bagaglio di conoscenze acquisito dal 1981 ad oggi nell’ambito dello sviluppo tecnologico su tastiere, mouse, altoparlanti e accessori per computer, una branca in cui Logitech può vantare una leadership consolidata e un’esperienza tale da non indurla, almeno per il momento, a rivedere i suoi piani seguendo le oscillazioni del mercato.

Per quanto riguarda il destino della costellazione di cuffie ultra performanti e di joypad asciuga-sudore che tante gioie hanno regalato ai timpani e ai polpastrelli di milioni di videogiocatori tritatasti su console, invece, come direbbe un croupier di Monte Carlo: “les jeux sont faits!”

via | Logitech Press Center

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