Dopo la tragedia avvenuta alla Virginia Tech i soliti noti hanno deciso ottenere qualche bieco spicciolo di visibilità dando la colpa ai videogiochi fosse la cosa migliore da fare e sicuramente nei prossimi giorni assisteremo al solito carosello indecoroso che viene messo in piedi ogni volta che un ragazzo uccide qualcuno, il videogioco è un colpevole perfetto, i videogiochi violenti esistono ed è difficile che chi si occupa di videogiochi si organizzi per dare una risposta forte e univoca alle accuse.
In questo momento di crisi mi piace quindi segnalare l’iniziativa di Destructoid che ha stilato una top ten delle figure che si battono per rendere i videogiochi un veicolo di messaggi positivi e non-violenti, dieci figure che andrebbero citate di fronte a tutti quelli che vedono nella mia, e credo anche nella vostra, passione uno strumento per educare i giovani alla violenza, persone come Miyamoto, i ragazzi di Penny Arcade, Roberta Williams, grazie alle quali forse un giorno i pregiudizi intorno ai videogiochi saranno superati.
Dateci una occhiata.