Cosa significa essere campione del mondo di Tetris

Cosa significa essere campione del mondo di Tetris


Tutti abbiamo giocato a Tetris, è un pezzo della storia dei videogames: e come potrete immaginare esistono anche dei tornei internazionali di Tetris. Proprio di questo scriveva nel 2007 Boston.com, raccontando una storia un po’ particolare: cosa significhi essere campione del mondo di Tetris. È un pezzo lungo e senza tempo quello che vi proponiamo – prosegue anche dopo il salto – una bella lettura da weekend.

La storia comincia con Billy Baker sulle tracce di Andrew Gardikis, recordman di Super Mario Bros:

Andrew Gardikis è un ragazzo di diciassette anni di Quincy, tutto allampanato e con una zazzera bionda. Nel mondo dei videogiochi Gardikis è famoso per essere una delle sole tre persone ad aver raggiunto il cosiddetto “Santo Graal” dei record di gioco: una velocità perfetta nell’eseguire l’originale Nintendo Super Mario Bros, il che significa che ha finito il gioco e salvato la principessa in 5 minuti e 8 secondi.

Billy interpella Gardikis, che gli racconta di Twin Galaxies – autorità mondiale dal 1981 nel campo dei record dei videogiocatori – e a quel punto entra in scena R. Kelly Flewin, un benzinaio di Winnipeg, Manitoba, e allo stesso tempo giudice di twingalaxies.com. E di lì in poi Billy – e sua moglie – cadranno nella tana del bianconiglio…

Prima che cominciasse la sua avventura, Billy era al lavoro su un libro. Un libro sui giocolieri

Parte della mia ricerca ha implicato la lettura di forum di giocolieri in rete, dove l’argomento arte vs sport è discusso all’infinito. Un giorno ho notato un post in una sezione riservata alle semplici chiacchiere tra non giocolieri intitolato “Super Mario Bros 1”. Chi l’aveva postato – “andrewg” aka Gardikis – aveva scritto: “Il mio record di 5 minuti e 9 secondi è stato battuto ”. Il post aveva un link alla storia su twingalaxies.com – l’Official Electronic Scoreboard – che raccontava come un uomo del Nord Carolina, tal Scott Kessler, avesse registrato il ricordo di 5:08 infrangendo, così, il record di Gardikis per un secondo.

Il record di Gairdikis fino ad allora era stato ritenuto impossibile da battere (ma lo stesso Gardikis avrebbe riacciuffato i 5:08 poco dopo). Io non sono tipo da videogiochi, ma come quasi tutti quelli della mia generazione, sono stato catturato da Mario. Era difficile non esserlo: il piccolo idraulico di Brooklyn era un icona degli anni ‘80, al pari di ET e del cubo di Rubik! Aveva il suo cartone animato, la sua schiscetta, i suoi cereali per la prima colazione. Orchestre sinfoniche hanno suonato il suo tema musicale. Dovevo assolutamente vedere come un adolescente stesse inseguendo la perfezione in un gioco che aveva avuto il suo periodo di massimo splendore – e venduto
quaranta milioni di copie – ben prima che lui nascesse. Era incredibile.

A quel punto Billy contatta R. Kelly Flewin, il giudice – benzinaio

Durante una telefonata a tarda notte, quando il traffico nella stazione era tranquillo, il tipo mi ha detto che qualunque record in uno dei giochi più popolari classici – come Super Mario Bros, Donkey Kong o Tetris – avrebbe messo in fibrillazione il mondo dei giocatori. “È buffo”, ho detto a Flewin. “Abbiamo un vecchio Game Boy Nintendo in giro e Tetris è l’unico gioco che possediamo. Mia moglie a volte ci gioca in aereo o nei viaggi in macchina molto lunghi. È molto brava a giocarsi: può mettere insieme cinque o seicento linee di mattoncini senza alcun problema”. Quello che Flewin mi disse dopo non lo dimenticherò mai. “Oh, mio Dio!”

Dopo aver riattaccato il telefono, sono andato in camera da letto e ho svegliato mia moglie, Lori. “Tesoro”, le ho detto. “Tu non ci crederai, ma ho appena messo giù il telefono con un
ragazzo che è uno dei responsabile dei record mondiali di videogiochi, e ha detto che il record mondiale del gioco Tetris è 327 linee, e vuole che andiamo nel New Hampshire questa primavera, in modo da poter provare a battere il record mondiale davanti ai giudici del più grande torneo del mondo di questo videogame”.

Che fare a quel punto? Partire. Per dove? Per il New Hampshire, sul lago di Winnipesaukee, dove c’è Funspot, un enorme centro per famiglie con piste da bowling e campi da minigolf, ma soprattutto dove c’è la sede di ACAM, ovvero l’American Classic Arcade Museum. Il paradiso di chi ama i classici arcade degli anni ottanta, con un museo incredibile (nonché location, dal 31 maggio al 3 giugno prossimo dell’International Classic Videogame Tournament, il campionato mondiali di videogiochi classici).

Dal 1998 il museo ospita un all-star weekend per i migliori gamer di tutto il mondo: uomini e, occasionalmente, anche donne, che detengono record mondiali di giochi cult come Pac-Man, Donkey Kong, Centipede, e Frogger. All’interno è tutto pre-1987, compreso l’arredamento e la musica che viene sparata dal sistema audio. Per alcune ore si viene trasportati indietro di anni… Così Lori e io siamo a Weirs Beach: tranquilli all’inizio – del resto era solo un videogame! – ma, mano a mano che ci avvicinavamo, il nervosismo saliva. Arriviamo alla sede e si inizia a giocare. Mi stupiva che Lori fosse in grado di rimanere fissa sul gioco e concentrarsi: attorno a lei, una dozzina di giocatori per vederla giocare. Un fotografo, sdraiato a terra, sotto il tavolo, scattava foto a Lori mentre giocava. Il flash le sparava direttamente sul viso. La musica era “Take My Breath Away”, da Top Gun. E lei, Lori, continuava a giocare. Brillantemente. Al momento in cui raggiunge le 300 linee e il trentesimo livello del gioco, il più alto, i mattoncini iniziano a saltare sullo schermo. Un ragazzo accanto a me dice: “Diavolo, mentre io sto pensando: ‘devi metterlo lì’, lei l’ha già sistemato”.

Lori prosegue come nulla fosse. Ce la sta facendo

Alle 16:46 finisce la sua linea numero 328, con tutto lo schermo libero. Mi giro verso Gardikis, il giovane Super Mario che quel giorno è venuto al Funspot, e sussurra che Lori ha appena superato il record. Ero eccitato. Mia moglie era la campionessa mondiale di Tetris!

Ma c’è un problema. Salta fuori che Lori non sta usando la verisone di Tetris approvata per stabilire il record. E quindi la soglia da superare è più alta:

Si scopre che la versione di Tetris che Lori sta usando è Tetris DX, la stessa del gioco originale, ma a colori, il che, secondo le regole Twin Galaxies, colloca il tutto in un’altra categoria e il record da battere è quello di Harry J. Hong: 545 linee. Lori può superare le 545 linee. Lo so. E so anche che è molto più difficile dell 327 linee iniziali di cui Flewin mi aveva parlato (e che, comunque, è il record per la versione in bianco e nero del Tetris). Sono già quaranta minuti che Lori gioca e sono certo che Day e Flewin non hanno intenzione di stare lì a vedere un altro tentativo nel caso in cui dovesse fallire. Nonostante i miei sforzi di restare calmo, Lori capisce quello che sta succedendo e mi grida – nel modo in cui le mogli gridano ai loro mariti quando si comportano in maniera strana! – di spiegarle quello che sta succedendo. Le accenno qualcosa e lei urla di aver sentito “500 e qualcosa”.

Alle 17:01 completa la sua linea numero 545 e fa mangiare la polvere a Harry J. Hong. A 600 linee, con i mattoncini ancora tutti in basso, si gira rapidamente verso di me. “Billy, ho vinto sicuramente, giusto?” “Oh sì. D’ora in avanti è tutta gloria!”, le ho risposto.

Lori va avanti ancora. Non straccia il record precedente, lo polverizza.

La gente le si affolla intorno. Due volte commette degli errori e i pezzi iniziano ad accumularsi sullo schermo, ma lei riesce a risolvere la situazione. Dopo un’ora di gioco, Lori fa un errore di troppo e la partita termina. Ha distrutto il record precedente: il suo punteggio finale è di 841 linee! Day le si avvicina per stringerle la mano. Lori sorride mentre Day la dichiara come “il più grande giocatore di Tetris al mondo” e poi si gira verso di me e aggiunge: “E devo dire che è anche la più bella”. “È stato uno dei momenti più bizzarri della mia vita”, dice Lori.

Cosa significa essere i migliori del mondo in qualcosa? È questo che mi chiedo a letto la domenica mattina. Mentre vado a preparare la macchina, mi rendo conto che Lori ha comprato alcune cose durante il viaggio e bisogna sistemarle nella nostra Jeep Cherokee, cosa, questa, non sempre facile. Poi guardo Lori e, all’improvviso, tutto ha un senso: “D’ora in poi” – dico all’indiscussa maestra nel sistemare i tasselli negli appositi spazi – “tu caricherai il bagagliaio”.

[traduzione di Roberto Russo]

Via | Boston.com

Foto | Flickr

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