Il passaggio da puro genere horror ad azione con alcuni elementi horror visto a partire dal quarto capitolo della saga Resident Evil è piuttosto palese. Eppure, Capcom insiste nel dire che Resident Evil 4 e 5 non si allontanano dalle radici dei loro predecessori, ma utilizzano tecniche diverse per trasmettere la paura. Dalle pagine di Eurogamer parla Tsukasa Takenaka, produttore di Resident Evil: Revelations:
«Non credo che il 4 e il 5 non siano giochi horror. Quello che abbiamo provato a fare con quei giochi è esplorare un diverso tipo di horror. Per esempio, RE4 non è incentrato sugli zombi. È sui Ganados, che parlano e usano armi. È un elemento di terrore diverso dagli zombie. RE5 invece si incentrava più su luci e oscurità, e queste nuove cose che siamo riusciti a fare grazie all’hardware sono esperienze diverse e sorprendenti. Era un tipo di nuovo horror»
Eppure proprio le meccaniche di gioco di Resident Evil: Revelations stanno facendo sperare i fan di vecchia data su un ritorno al passato e quindi una dimensione horror più centrale. Su questo, Takenaka aggiunge:
«Non abbiamo abbandonato l’horror a favore dell’azione. Direi meglio che stavamo provando a realizzare diversi tipi di esperienze paurose. Forse è questo che ha confuso un po’ la gente a livello di messaggio. Per Revelations abbiamo ascoltato i feedback dei fan, che sono molto importanti per noi. Siamo sempre in ascolto e utilizziamo il feedback che riceviamo»
Sarà. Noi continuiamo a pensare che in Resident Evil 4 e 5 gli elementi horror abbiano ampiamente lasciato spazio a meccaniche più d’azione e più “acchiappapubblico”. Resident Evil: Revelations è atteso per il 27 gennaio 2012 in esclusiva Nintendo 3DS.